Patricia Darré

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEZIONE DI VITA

Sono sempre stata interessata ai fenomeni paranormali. Affascinata dalle storie di medianità, mi sono sempre informata sulla materia senza pensare che un giorno…

Feci un sogno. Un sogno strano, ricorrente, circa ogni due settimane. Ero nella stanza di un castello, vuota, grigia e polverosa. Ero sola, ma potevo sentire distintamente dei sibili e dei mormorii che dicevano: “ Preparati, arriverà presto, preparati”. I sogni finirono e mi ammalai. Una semplice influenza, ma che, in cinque giorni non mi diede tregua. Ne uscii molto indebolita e …diversa. Una sensazione sentita spesso in convalescenza, e tuttavia, ero cosciente di essere “cambiata”.

Qualche notte dopo, capii. Mi risvegliai e mi si intimava di alzarmi, prendere un foglio di carta e una matita. Resistetti un momento, ma poi obbedii perché “la voce” si esprimeva con un’autorità irresistibile. Seduta alla mia scrivania, presi un foglio e una matita ( trovando il tutto assolutamente ridicolo) e sentii la mia mano muoversi in modo incontrollabile, per scrivere questo:

“Ecco… stai entrando in contatto con un mondo che non conosci. D’ ora in poi, riceverai dei messaggi, per te e per gli altri, non quando lo vorrai tu, ma quando sarà necessario. Devi utilizzare questa possibilità, non per manipolare, non per farne commercio, devi farlo per aiutare, incondizionatamente. Se non rispetterai questa legge, verrai privata delle nostre informazioni. Utilizzale al meglio…”.

Quelle informazioni sono arrivate dopo: numerose, sorprendenti e sempre quando serviva. Mi sono posta molte domande, sono anche andata da uno psicologo per accertarmi di non essere diventata pazza. Sicura che così non fosse, ho anche avuto molte difficoltà ad accettare questa mia nuova “realtà”, senza sapere che si sarebbe poi sviluppata, fino a “sentire” delle voci che mi consigliavano in momenti delicati, o a “vedere” dei defunti che si manifestano ai loro cari, per annunciare futuri eventi importanti. Non é passato molto tempo da quando, avendo probabilmente previsto che sarei venuta a parlarvene, mi hanno detto: “ Ecco cosa dirai a quelli che rimangono…”.

Nei nostri incontri, noi parliamo di coloro che sono “passati”. Spesso loro ci dicono: “ Non piangete, non piangete più”.  I nostri pianti li trattengono, impediscono loro di avanzare… Certo, ma noi, cosa faremmo in loro assenza, in questa immensa disperazione, noi, cui si é sempre stata tenuta nascosta la morte fin da bambini, perché la nostra civiltà non mostra i defunti, li nasconde, li seppellisce sotto terra, poi non si osa più pronunciare il loro nome per paura…di risvegliare il dolore, di allontanare i parenti e gli amici che ci sono stati vicino (generalmente scappano, non sapendo più come prenderci, quasi il lutto fosse una cosa contagiosa), di far rimbombare il tumulto interiore che ci immerge nel nulla…Il nulla…che ispira la voglia di donarvi alla morte. Poi, subentra la voglia di allontanarvi da tutto quello che vi circonda, che vi suggerisce di ribellarvi….. E poi, é la rassegnazione…

Ed a poco a poco ci si rinchiude inevitabilmente nel proprio dolore, poiché la vita ci nega l’occasione di esprimerlo. Una sola domanda rimane però sempre attuale: “ Perché?
Perché una prova così ingiusta? Cosa ho fatto per meritarmi questo?”

Ebbene la vostra missione é giustamente quella di…divenire!

Nelle tradizioni di tutti i paesi del mondo, ad una morte annunciata segue sempre una nascita, poiché la morte genera la vita. La morte degli Esseri che vi sono cari deve dunque generare la vostra propria nascita, la vostra Ri – nascita. Vivere come prima non é possibile, ma vivere affinché sia utile a Quelli che sono partiti, a Quelli che rimangono, e infine utile alla propria “costruzione”. Chiedersi cosa si diventerà, chiedersi perché si è al mondo. Siamo qui per vivere, per progredire.

Le prove sono molte, ma sono là per guidarvi, per farvi rinascere. Chiudersi nel proprio dolore é chiudersi nella morte dell’altro.

É quello che vi viene chiesto. L’ Altro vi dice: “Non piangere” ed anche: “ Vivi per me”. Solo allora voi avanzerete, Lui o Lei avanzerà… se vi richiuderete dentro a una sofferenza perpetua e sterile, Lui o Lei sarà a sua volta imprigionato/a in una situazione straziante….

Rinascere, rivivere… per sè per quelli che ci circondano, quelli che conosciamo e per quelli che non si conosce, perché vivere é….Donare! Donare a quelli che si incontra, donare a coloro che soffrono, a quelli che ne hanno bisogno…

A quelli che hanno perso un bambino, io dico: “ Date Amore ad un bambino che ne é privo, é il solo modo per sciogliere il legame con la sofferenza e  permettere a Chi non c’é più di ritrovare la pace. Ogni dono di sè (dono d’amore) é una preghiera che indirizzate a coloro che vi hanno lasciato”.

La morte é trasformazione. Trasformazione per Chi che se ne va e trasformazione per Chi rimane. É necessario fare altro della propria vita, raddoppiare l’ Amore e l’attenzione verso chi ci circonda. Dopo le crisi, dopo i pianti, dopo la ribellione, é necessario passare alla serenità, ed essa troverà rifugio in voi se lascerete che il vostro cuore segua i consigli dei vostri cari: “Vivete!...”.

Lavorate sul significato della vostra presenza qui sulla nostra cara vecchia Terra. Noi siamo di passaggio, per un periodo molto breve, perché tutti, andremo a raggiungere gli Esseri amati, che non vivono più in un sistema temporale, ma che sono attenti alle attitudini ed alle azioni di quelli che hanno lasciato.

Questo passaggio sulla Terra é, da come sembra, il più difficile (a causa dei soldi, dell’apparenza, di noi, della superficialità ecc..), e bisogna superarlo, e superarlo é dare prova d’ Amore. L’ Amore permette di vincere il dolore.

Per un bambino che parte, date Amore ad un bambino che rimane, lo aiuterete a crescere diversamente, probabilmente a preparare il suo passaggio più tardi, e l’ Altro… lo aiuterete ad evolversi là dove si trova, e ad essere felice.

Ecco, questo é il messaggio che da qualche parte mi hanno chiesto di inviarvi. Vivete il vostro lutto, piangete, urlate fin quando ne avrete bisogno, ma sappiate che voi dovrete rinascere.

Rinascere alla Vita, é un dovere, perché non si ferma mica qui, perché voi siete eterni!

Patricia Darré ("Le Messager")